
Oskar ammira soddisfatto il suo nuovo furgone bianco con il logo rosso fiammante.
La consegna del pacco da Torino ad Ancona sarà uno scherzo. È la sua prima missione da libero professionista e non vede l’ora di partire. Ma prima di tutto un bel pieno di gasolio e otto caffè. Rinfrancato dalla caffeina e inebriato dai vapori del carburante, Oskar ingrana la prima e parte alla conquista delle Marche e dei marchigiani.
Proprio sullo svincolo della stazione di servizio, per poco non investe un cagnolino, un incrocio tra un wurstel e una mortadella IGP.
“Ma che razza di animale è?” esclama spaventato premendo il piede sul freno per non trasformare il malcapitato in una fetta di prosciutto. Il cane, fermo davanti al muso del furgone, ansima con la lingua penzoloni e sembra non avere la minima intenzione di spostarsi. Il nostro corriere scende dal mezzo e controlla se il piccolo mostro abbia una targhetta di riconoscimento, ma di collarini non se ne parla.
“DANNAZIONE! E ora che faccio?”. Lasciarlo lì sarebbe un grattacapo per la sua coscienza. In fondo è un uomo tenero, così tenero che si può tagliare con un grissino.
Oskar raccoglie l’insaccato con le orecchie e lo sistema sul sedile del passeggero, poi imposta il navigatore sul canile più vicino. Il tempo di mettere in moto e percorrere una manciata di metri, che una volante dei Carabinieri lo affianca. Una paletta si palesa sinistra agitata da una mano destra.
Dopo appena quattro giri di ruota, lui accosta sul lato della strada.
«Favorisca i documenti, prego» intima un agente con lo sguardo torvo che ha tutta l’aria di essere il capo. Si chiama Mario, ma i colleghi l’hanno soprannominato SuperMario, per la sua abilità nello scoprire le infrazioni più stravaganti.
«Guardi, se è perché occupavo l’ingresso in autostrada, le assicuro che mi sono fermato solo un attimo per…»
«Mi servono anche i documenti del cane, se non le dispiace.»
«Appunto, le stavo spiegando che mi sono fermato per raccogliere questo randagio e portarlo al canile…»
«Dicono tutti così in estate, poi si fermano in un’area di sosta, fanno finta di portarli a pisciare e li abbandonano legati a un pino. Non è così?»
Oskar non sa bene come ribattere e non avendo modo di giustificare la presenza del sacco di pulci, si becca una multa da cinquecento bagcoin.
La giornata è iniziata male e continua ancora peggio quando si accorge che il cane sta rosicchiando la bolla di accompagnamento del pacco pizzicata sul cruscotto.
«FERMO, DANNAZIONE!» urla esasperato, strappandogli di bocca i brandelli del documento. Questo cane è una vera minaccia per la qualità della sua vita. Al gabbio!
Uscito al primo casello, percorre una strada comunale che lo conduce al canile. Vicino all’accettazione, una locandina recita “Se abbandoni il tuo cane, abbandoni tuo figlio”, firmato www.bastardissimi.com.
«Buongiorno. Ho trovato questo randagio presso un autogrill e ho pensato di portarlo qui» dice Oskar a una tipa con gli occhiali molto somigliante a Scarlett Johansson, ma con quarant’anni in più.
«Mmmh, non ho mai visto niente di simile…» afferma la tipa che, indossati i guanti di lattice, dà una controllata all’animale. «È una femminuccia senza microchip. A guardarla così, sarà un’impresa trovarle un padrone.»
«È un vero peccato… così carina» commenta Oskar con ironia.
«Va be’, riempia questo modulo e firmi qua. Ce ne occuperemo noi…»
Il tono della donna è minaccioso, ma il corriere, superato un leggero senso di colpa, compila e se ne va. Che diamine, ha una missione da portare a termine, e subito.
Imboccato il vialetto d’uscita, sbircia nello specchietto retrovisore e scorge un salsicciotto al galoppo.
“DANNAZIONE! E adesso?” Come il cane sia sfuggito al suo destino, lo sa solo Dio, ma vederlo rincorrere il furgone a tutta velocità è peggio che assistere alla scena straziante di un film strappalacrime.
Oskar si ferma, apre la portiera e il siluro peloso piomba nell’abitacolo accomodandosi sul sedile come se fosse già di sua proprietà. Dopodiché prende a sgranocchiare voracemente la leva del cambio.
«Hai vinto tu. Ti chiamerò Alessandra Magna…» sentenzia il corriere. Avere una compagna di viaggio, alla fine, non è una cattiva idea…
Uno sguardo d’intesa tra i due improbabili spedizionieri sancisce la nascita della nuova coppia.